Obiettivi perseguiti
Dal momento che l'ANEA è un'associazione composta quasi esclusivamente da emigrati ed ex emigrati ed è stata voluta da loro stessi per affrontare la problematica dell'inserimento in paesi esteri e del reinserimento degli ex emigrati nei propri paesi di origine, gli obiettivi sono nati spontaneamente dalle loro esperienze di vita. Gli obiettivi più che venire elencati in partenza, si sono via via delineati e confrontati di continuo con la realtà quotidiana. Sono poi stati portati immancabilmente all'attenzione delle istituzioni con la dovuta deferenza, ma anche con l'autorità e la determinazione di chi può suggerire punti di arrivo per le stesse istituzioni.
1. Ha dato senso di identità anzitutto ai rimpatriati da paesi d'oltreoceano, ai quali, trovandosi per molti versi dispersi nelle comunità d'origine, senza poter valorizzare la loro esperienza emigratoria con la forza di gruppo. Rischiavano l'emarginazione ed il fallimento del rimpatrio dopo un fruttuoso periodo di emigrazione.
2. Ha di conseguenza contribuito all'ampliamento della definizione di emigrazione, enfatizzando il fatto che dall'Italia non solo si era usciti in massa, ma che si poteva ritornare in massa, per cui emigrare significa espatriare, rimanere fuori, rientrare. In pratica, ha spinto politici e governanti ad affrontare la problematica dei rimpatriati in maniera specifica ed articolata. Ha iniziato a parlare di migranti più che di emigranti.
3. Ha formulato la problematica degli emigranti con la sensibilità degli emigranti, non di operatori in emigrazione, per cui il suo modo di essere e di operare viene dal di dentro del fenomeno migratorio. Noti sono i raduni annuali che vanno sotto il nome di Giornata dei Migranti.
4. In base all'esperienza dei suoi aderenti, è stata ed è sorgente di informazione per chi desidera emigrare o rimpatriare, nella convinzione che il rimpatrio inizia comunque all'estero.
5. Ha condotto azione di massa per il riconoscimento dei diritti dei migranti nella terza età e considera suo fiore all'occhiello l'accordo di sicurezza sociale raggiunto fra Australia e Italia. Contemporaneamente ha premuto per la doppia cittadinanza dei migranti, per l'esercizio del voto politico degli italiani all'estero, per una politica multiculturale nei paesi di immigrazione, per una presa di coscienza politica etnica negli stessi paesi, e contribuito attivamente ad una documentazione della memoria storica dell'emigrazione.
6. Ha promosso e promuove cicli di conferenze sulla storia dell'emigrazione italiana presso gruppi culturali all'estero al fine di dare agli emigrati e loro discendenti la coscienza delle dimensioni globali del fenomeno e dei risvolti culturali e socio-economici che investono gli italiani nel mondo.
7. Ha organizzato ed organizza iniziative di stage e corsi professionali per oriundi di emigrati italiani, in collaborazione con enti e dipartimenti regionali in Italia o con associazioni ed enti operanti in Paesi di forte immigrazione italiana.
8. Ha svolto e svolge corsi di aggiornamento per docenti delle scuole medie e superiori, dal titolo "Finestra aperta sull'Emigrazione" , in base a regolari decreti di autorizzazione dei Provveditorati agli Studi provinciali. Collabora con gli stessi docenti alla realizzazione di progetti o percorsi didattici sullo stesso argomento coinvolgendo gli alunni. Lo scopo è quello di promuovere lo studio del fenomeno emigratorio italiano come parte considerevole della storia dell'Italia moderna, fenomeno pressoché totalmente ignorato. Ha effettuato ricerche in senso stretto fra emigrati e rimpatriati su:
a. Situazione pensionistica dei rimpatriati dall'Australia (1982), sollecitata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Dipartimento della Sicurezza Sociale (Canberra);
b. Mutamento della professionalità dei migranti, riferita agli italiani in Australia e ai rimpatriati in Italia (1986);
c. Voto politico degli italiani nel mondo – inchiesta condotta fra le comunità italiane in Australia (1992);
d. Petizione per l'acquisto della cittadinanza italiana ad oriundi di emigrati del Trentino - Alto Adige espatriati prima del trattato di San Germano (1997).
9. Si è tenuta a disposizione per offrire a laureandi di varie università materiale, informazioni e consulenza per tesi di laurea sull'emigrazione.
10. Ha formato un centro di documentazione sul fenomeno migratorio italiano.
11. Ha tenuto rapporti costanti ed efficaci con rappresentanze diplomatiche di Paesi interessati all'emigrazione italiana a Roma, al fine di perseguire meglio gli obiettivi associativi rivolti sia agli italiani nel mondo sia ai rimpatriati.